EDMUND HUSSERL

VITA
Edmund Husserl (Prossnitz, Moravia, 1859 - Friburgo, 1938) studiò matematica e fisica alle università di Lipsia e di Berlino, laureandosi in matematica nel 1883. Nel 1884 si recò a Vienna per seguire le lezioni di Franz Brentano.
Nel 1901, Husserl venne nominato professore straordinario all'Università di Gottingen, dove rimase fino al 1916, quando divenne professore a Friburgo. I suoi studi suscitarono molto interesse e il termine fenomenologia divenne familiare nell'ambiente filosofico tedesco.
Nel 1913 fondò la rivista "Annuario di filosofia e di ricerca fenomenologica", che ospiterà scritti di alcuni dei suoi allievi più brillanti, tra i quali Max Scheler e Martin Heidegger.
Nel 1933, a cuasa delle leggi razziali emanate dai nazisti, Husserl, in quanto di origine ebrea, fu costretto a lasciare l'insegnamento e a ritirarsi a vita privata.

PENSIERO
Husserl è il fondatore della fenomenologia. Questo termine venne usato per la prima volta da Lambert nel 1764, per poi essere usato da Kant nei Principi metafisici della scienza della natura (1786), e da Hegel nella già nota Fenomenologia dello Spirito (1805-1806). Il termine fenomenologia ha dunque avuto una fortuna considerevole, sebbene il suo significato muti a seconda dell'autore preso in cosiderazione: Hegel intendeva con fenomenologia il manifestarsi dello Spirito agli occhi del filosofo nella storia, nell'arte e nella religione, mentre in Kant fenomenologia va intesa in un senso più propriamente etimologico (fainomai), cioè come la manifestazione degli eventi naturali percepibili dall'uomo. Con il termine fenomenologia, oggi, si intende il movimento fondato da Husserl, che si propone l'esplorazione sistematica della coscienza trascendentale, delle varie possibilità coscienziali e diventa al tempo stesso lo studio dell'apriori universale delle scienze. Più semplicemente l'intento della fenomenologia è quello di studiare o quantomeno descrivere i modi in cui le essenze ci si presentano.
Husserl prende le mosse per la costruzione di questo nuovo sistema filosofico dalle teorie positiviste e quelle dello psicologismo sensualitico: al primo criticava l'aver ridotto l'uomo a mero evento fattuale, al secondo invece l'aver ricondotto tutte le forme della realtà connesse con l'uomo a degli stati mentali ben definiti. A questo proposito è opportuno descrivere l'evoluzione del pensiero di Husserl per quanto concerne il dibattito tra psicologismo, a cui in un primo momento egli aveva aderito, e logicismo. Husserl infatti riprede dal suo maestro Brentano la definizione di coscienza, cioè la caratteristica che la mente ha di riferirsi ad altro, chiamata anche intenzionalità. La coscienza intenzionale è duqnue la capacità precipua della mente di rapportarsi ad un altro oggetto, appunto l'oggetto intenzionato. In un primo momento Husserl sostiene che le facoltà del calcolare, proprie della mente, ed anche le formazioni logico-matematiche possano essere ricodotte a degli eventi psichici. Sarà lo stesso Husserl dopo la critica serrata condotta da Frege, a mutare la sua opinione: egli dirà infatti che queste formazioni logico-matematiche sono delle costruzioni ideali, che sorvolano e si pongono su posizioni aprioristiche rispetto alla realtà. In Husserl, per quanto riguarda la "filosofia della matematica", riscontriamo due momenti: un primo aderente allo psicologismo, mentre il secondo vicino alle posizioni logiciste, percorso che si riscontra anche in altri pensatori dell'epoca, come Wittgenstein e Frege.
L'avvicinamento di Husserl al logicismo lo porta anche a mutare gradualmente la definizione di coscienza ripresa da Brentano. Nella teoria del maestro Husserl ravvede una divisione troppo netta tra i fenomeni psichici e fisici, divisione che in realtà non riguarda la natura di questi fenomeni. Per Husserl, Brentano ha naturalizzato la coscienza considerando i fenomeni psichici alla stessa stregua di quelli fisici, cioè come fatti altrettanto naturali sebbene diversi fra loro. Per Husserl invece non v'è diferrenza tra i fenomeni psichici, che egli definisce con vissuto intenzionale, cioè il movimento del tendere della nostra coscienza con l'esperienza dei nostri sensi, e i fenomeni fisici, che corrispondono all'oggetto intenzionato, un'oggetto che non per forza debba essere reale, ma anche ideale (come un numero, un giudizio, ecc...). In definitiva se in Brentano l'interesse si mostra al rapporto tra coscienza-intenzione-oggetto fisico, Husserl pone l'accento solo sul termine di congiunzione dei due primi membri, è l'intenzione che ci dà la vera essenza dell'oggetto e non ha alcun valore se questo oggetto abbia consistenza psichica o fisica, ma l'importante è che l'oggetto si mostra "in persona" (leibhaftig).
Una volta definita la coscienza Husserl spiega il modo attraverso cui la nostra mente possa arrivare a intendere e capire il mondo. Il primo passo che egli compie nelle Idee (1913) è quello di definire il concetto di intuizione. La nostra conoscenza inizia fondamentalmente dall'esperienza sensoriale, e quindi dei fatti. Le nostre percezioni della realtà ci fanno conoscere gli oggetti reali che ci circondano, ma una volta aquisite le informazioni è la nostra coscienza che assumerà il compito di analizzarle. La coscienza dai dati sensoriali coglie l'essenza del fatto, il quale da una conoscenza limitata e definita viene generalizzata, questo processo di generalizzazione è appunto l'intuizione, cioè il raffronto che la nostra mente fa delle varie essenze, che provengono dal fatto. Husserl chiama l'intuizione intuizione eidetica (Wesen, eidos), cioè intuizione dell'essenza generale dei fatti. I fatti singoli sono in definitiva casi di essenze singole, e quindi una parte degli universali e delle essenze. Questi sono concetti, cioè oggetti ideali che permettono di classificare e distinguere i fatti singoli.
Il modo con cui si arriva a conoscere l'essenza di un fatto, fenomeno, consiste nell'eliminazione dei precocetti e giudizi categoriali che l'uomo ha nel suo bagaglio culturale, questo procedimento di eliminazione viene chiamato da Husserl riduzione fenomenologica o epoché, termine che deriva dalla filosofia scettica.

[Per gentile concessione de La Filosofia nel '900]



OPERE

-- Filosofia dell'aritmetica (1891)

-- L'idea della fenomenologia [1907], Il Saggiatore, Milano, 1981

-- Ricerche logiche (1900-1901)

-- La filosofia come scienza rigorosa (1911)

-- Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica [1913-1928], Einaudi, Torino, 1965

-- Logica formale e trascendentale [1929], Laterza, Bari, 1966

-- Meditazioni cartesiane [1931], Bompiani, Milano, 1960

-- La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale [1935-1937], Il Saggiatore, Milano, 1961

-- L'idea di Europa, Raffaello Cortina, Milano

-- Esperienza e giudizio
Opera pubblicata postuma da un allievo di Husserl sulla base del vastissimo materiale inedito lasciato dal suo maestro.


Franz Joseph Wetz, Husserl, Il Mulino, Bologna, 2003

Renato Cristian, Invito al pensiero di Husserl, Mursia, 2002

Renzo Raggiunti, Introduzione a Husserl, Laterza, Bari, 2000

E. Franzini, Fenomenologia: introduzione tematica al pensiero di Husserl, Angeli, Milano, 1991

R. Raggiunti, Introduzione a Husserl, Laterza, Bari, 1970

S. Vanni Rovighi, La filosofia di Edmund Husserl, Vita e Pensiero, Milano, 1939

Matteo Giannasi, Il senso della realtà. Il progetto fenomenologico e la questione della verità, Marietti, Genova, 2011

Alice Pugliese, Unicità e relazione. Intersoggettività, genesi e io puro in Husserl, Mimesis, Milano, 2009

Luca Vanzaghi, Coscienza e alterità. Saggio sulle Meditazioni cartesiane di Husserl e sui manoscritti di ricerca, Mimesis, milano, 2007

Albano Unia, La questione della fenomenologia in Husserl e Witgenstein e scritti di logica, Spirali, 2005

Carlo Conni, Identità e strutture emergenti. Una prospettiva ontologica dalla Terza ricerca logica di Husserl, Bompiani, Milano, 2005

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Aldo Masullo, Lezioni sull'intersoggettività. Fichte e Husserl, Libreria Scientifica, Napoli, 1963

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Siti per approfondimenti

Husserl/Filosofico.net
Vita e pensiero di Edmund Husserl

Husserl/SEP
Pagina della Stanford Encyclopedia of Philosophy dedicata alla vita e al pensiero di Husserl.

Husserl/IEP
Pagina de The Internet Encyclopedia of Philosophy dedicata a Husserl.

Husserl/SWIF
Scheda di Arcangelo Licinio su Husserl.

Husserl/Vanadoo
Vita e pensiero di Husserl.

Husserl/Giornaledifilosofia
Biografia di Husserl.

DonatoRomano/Husserl
Appunti sulla fenomenologia di Husserl.

Husserl/Unimi
Lezioni on line: Paolo Spinicci, "Lezioni su Husserl e Wittgenstein".

Husserl/Webalice
Pubblicazioni on line dedicate a Husserl.

Husserl-01/Mondodomani
Articolo on line: Marco Deodati, "Intenzionalità emotiva e valore in Husserl".

Husserl-02/Mondodomani
Articolo on line: Angela Ales Bello, "Husserl interprete di Kant".

Husserl-01//The Paideia Project
Articolo on line: Josef Seifert, "Der Vergessene Protophänomenologe Anselm: Anselm von Canterburys Ontologisches Argument' und die Methode der Realistischen Phänomenologie bon Edmund Husserl bis zur Gegenwart".

Husserl-02//The Paideia Project
Articolo on line: Por Jesús M. Díaz, "Husserl y la Crisis de la Cultura".